Accogliamo volentieri la richiesta di esprimere la nostra opinione sull'asilo nido,sebbene lo abbiamo fatto in tutte le lingue ed in tutte le sedi anche istituzionali.
Ed, infatti, omettendo tutte quelle già date, pubblichiamo la risposta dell' Assessore Rampi, nella quale ci riconosciamo integralmente,ma rispetto alla perseveranza diabolica di chi,per puro protagonismo continua a sollevare un falso problema con il solo intento di ravvivare il fuoco dell'antagonismo preconcetto all'amministrazione comunale,facciamo alcune considerazioni.
Intanto di cosa parliamo?!....parliamo di un servizio che interessa due o tre persone,ma ci sembra che il vero interesse -che finora si intravedeva in filigrana - viene sempre meglio in luce e viene addirittura formalizzato con la proposta "l'immobile poteva essere dato in gestione a privati".
Viene ,dunque allo scoperto la vera finalità del progetto dell'epoca e dell'attuale perseveranza diabolica che si fondono all'interno della stessa concezione - già ampiamente praticata in passato e con effetti evidentemente fallimentari - di impegnare risorse pubbliche ( i soldi dei cittadini) per realizzare strumenti per interessi privati di qualcuno o di pochi.
Risalta subito la differenza tra questa concezione" affaristica " e la nostra visione e l'impegno ad affermare il superamento di tutte le distorsioni del passato che hanno richiesto una svolta,da parte nostra,per dare trasparenza ai servizi ed alle attività dell'amministrazione comunale.
E'per questo motivo che abbiamo scritto ed approvato decine di regolamenti comunali che disciplinano in maniera chiara e garantita per tutti le varie attività.
Nella stessa ottica,poi,abbiamo espresso un impegno eccezionale per regolarizzare e razionalizzare una serie di situazioni lasciate in sospeso per troppo tempo,come il regolamento urbanistico e come tutti gli interventi diretti a sanare ed a riportare nel patrimonio pubblico ampie zone del nostro paese come molte porzioni di strade e lo steso monumento ai martiri della Fontaccia.
In questa cornice si colloca necessariamente anche la nuova destinazione dell'immobile programmato improvvidamente per l'asilo nido.
In assenza di valide motivazioni per accollare a tutti i cittadini una spesa,anche onerosa,per un servizio a favore di due o tre utenti,l'amministrazione comunale ha fatto due cose:
- La prima è stata quella di dare un bonus per consentire al richiedente di poter integrare la retta di iscrizione e frequenza all'asilo nido di altri comuni e compensare il relativo disagio;
- La seconda è rappresentata dalla riconversione virtuosa di quell'immobile verso due servizi,assenti nel territorio del comune
e necessari - questi sicuramente - a dare a tutti i cittadini servizi essenziali come quello della Protezione Civile e della Biblioteca,che la gran parte della popolazione ha accolto con favore ed entusiasmo partecipativo
Una notazione,infine, sull'altra domanda che ci è stata rivolta "che fine hanno fatto gli arredi...."
Anche qui si tradisce una concezione che non ci appartiene e che,invece, connota un periodo del passato durante il quale alcune cose,veramente, facevano "una brutta fine".
Con la nostra amministrazione è tutto trasparente,documentato e verificabile.
In conclusione,allora,viene da considerare che si può comprendere l'errore in quanto umano, e forse comprendiamo anche la perseveranza diabolica, ma davvero stupisce l'accanimento,tutto tafazziano, al masochismo.