martedì 16 aprile 2013

Chiodini replica all'ex sindaco Lapini


Ho cercato di essere più elegante e corretto possibile nel descrivere il reale accadimento dei fatti, ma vista la non veritiera smentita dell'interlocutore, per altro non affatto sorprendente per me, con grande serenità e piacere scenderò più nei particolari.
Lo farò con grande facilità, data dal fatto di raccontare solo ed esclusivamente la realtà dei fatti, a cui ho assistito e partecipato personalmente, quindi senza aver bisogno di particolari arguzie per dimostrarlo, ma semplicemente e anche un po' ingenuamente, riportando la verità, per tutelare nuovamente la mia immagine, ora anche additata ingiustamente di aver dichiarato il falso, ma soprattutto per ribadire ancora con più forza la correttezza, trasparenza ed onestà con cui abbiamo svolto questa operazione, perchè non rimanga dubbio alcuno sulla reputazione dei soci e dell'azienda .
Confermando in pieno quanto dichiarato, andrò ora a soffermarmi su delle fasi specifiche della richiesta, supportato da date, situazioni e documenti, nonché da testimoni ed in particolare sul contratto da me siglato con lo studio di Architetti Rupi-Brandini. Una volta acquisito il terreno (febbraio 2010) e fatte tutte le valutazioni di cui nella mia precedente ad opera proprio degli architetti citati, abbiamo formulato all'amministrazione comunale in carica, nella persona del sindaco Dott. Lapini, (settembre 2010) la richiesta di sopra elevazione di un piano, che dopo alcuni incontri ha avuto riscontro favorevole proprio per bocca dello stesso sindaco, che poneva come unica condizione la verifica di effettiva regolarità secondo le norme vigenti da valutare con l'Architetto del comune Silvia Parigi, che in più di un'occasione presente ai nostri incontri nel palazzo comunale, ne confermava la fattibilità in attesa che l'amministrazione inserisse le modifiche
per le quali, lo ripeto, avevamo avuto parere verbale favorevole. Forte di tale apertura e avendo chiarito la situazione, al fine di poter presentare ufficialmente il progetto, si rende necessario firmare un contratto tra me e lo studio di Architetti Rupi-Brandini (ottobre 2010), nel quale gli stessi calcolano il compenso sulla possibilità concreta e confermata dal sindaco di un progetto a 2 piani e che, oltre che con la firma, viene da me siglato con il pagamento di € 5000,00 con assegno bancario. Avuto l'incarico ufficiale, gli architetti si mettono al lavoro per la redazione del progetto, ma solo nel gennaio 2011 riusciamo a mostrarlo al sindaco, che tengo a precisare, è stato sempre il nostro unico interlocutore, che con grande cortesia e disponibilità accetta di riceverci addirittura nella sua abitazione, in quanto in quel periodo impossibilitato a farlo nella sede comunale. Il riscontro è nuovamente favorevole ed il progetto preliminare di massima viene presentato il 10/02/2011 con n° di protocollo 915, ma i tempi cominciano a stringere per l'incombere delle elezioni (maggio 2011), il progetto è pronto e rimaniamo in attesa che il sindaco riprenda le sue piene funzioni per potersi incontrare nella sede comunale per la sua concreta definizione, ultimo incontro che avviene nell'aprile 2011 , il resto è storia. Ulteriore replica a riguardo sarà fornita dagli architetti in particolare per la parte tecnica e burocratica . Andando adesso aldilà della semplice cronaca, in maniera più pratica ci tengo a esplicare un ragionamento logico su questa grottesca vicenda a supporto della realtà dei fatti. Quando ho deciso di acquistare il terreno, ero ben consapevole di quello che potevo e posso costruire, ovvero un piano e non avrebbe avuto senso alcuno avere molteplici e ripetuti incontri con il sindaco, siglare un contratto specifico, redigere anche un progetto, se la volontà dichiarata fosse stata negativa. E sebbene mi potesse fare piacere incontrarlo, che senso avrebbe avuto essere stati ricevuti ulteriormente, con nostro grande onore, addirittura a suo domicilio in un momento particolare per il sindaco, con tanto di progetto ? Se veramente il parere fosse stato negativo, ci bastava semplicemente presentarlo e costruire come da previsione originale, senza bisogno di salire neanche una volta le scale del comune ! E' realistico che un prestigioso e stimato studio professionale aretino si perda in progetti dietro situazioni di pura fantasia, da me inventate ? E' realistico che un'azienda si impegni in un contratto non eseguibile di migliaia di euro, sborsando a conferma subito € 5000,00 ?
Inoltre, è evidente che non ci possono essere documenti ufficiali scritti del Comune a conferma della nostra richiesta, visto che questo sarebbe stato evidenziato solo e soltanto dall'approvazione del regolamento urbanistico, che come noto non è avvenuta, ma al contrario era facoltà ed obbligo dell'amministrazione, in linea con quanto affermato dall'ex sindaco nella replica, dover rispondere negativamente alla nostra presentazione del progetto, se pure solamente preliminare, cosa che non è avvenuta e che dunque è entrata in possesso dell'Architetto Mugnai, designato dalla stessa amministrazione Lapini per la redazione del documento urbanistico, che non avendo avuto obbiezioni politiche e avendo riscontrato la fattibilità tecnica ha provveduto come noto al suo inserimento all'interno dello stesso.
Del resto lo strumento urbanistico, viene redatto ed indirizzato anche in funzione delle specifiche richieste, secondo le necessità di quei cittadini che, manifestando particolari esigenze, se ritenute idonee e consone dall'amministrazione in carica, hanno unico e solo riscontro dopo l'approvazione del regolamento.
Il cittadino o come nel caso specifico la nostra azienda, manifesta una necessità precisa al sindaco, che nel nostro caso vista la conoscenza, è avvenuta verbalmente, unicamente con rapporto fiduciario diretto e che lo ripeto, in quella fase, può avere solo riscontro verbale, in attesa del documento ufficiale di cui sopra, riscontro che ripeto fu positivo. Tuttavia probabilmente il Sig. Lapini Dott. Daniele, ex sindaco smentendomi, si riferisce al nostro ultimo incontro avuto ( aprile 2011) perchè in effetti, la riunione non ha evidenziato le stesse convinzioni passate, suscitando lo stupore e lo sconcerto degli architetti, increduli e attoniti come mai gli era capitato prima, per loro stessa ammissione, vedendo vanificato il lavoro fatto inutilmente. Nel frattempo (marzo 2011) mio padre, nonché socio dell'azienda, aveva deciso di sostenere la candidatura a sindaco del Dott. Salvatore Montanaro. Al contrario degli architetti, io non sono affatto rimasto sorpreso, chissà perchè ? Forse quel giorno ero di buon umore......
Tuttavia considerata l'affermazione nella replica del Sig.Lapini Dott.Daniele, ex sindaco “ non essendo nè il sottoscritto, nè nessun altro componente della mia amministrazione ricandidato.....” aggiungo io “risulta incomprensibile tale repentino ripensamento.....!?”
E dire che in quel periodo, viste le numerose occasioni avute, in quelle stanze ho sentito con le mie orecchie sicuri propositi di realizzazione di uno stabilimento chimico nei pressi del vecchio campo sportivo, da realizzare con primaria priorità appena passate le elezioni......in effetti molto strano per chi è a fine mandato e non può essere rieletto...! Ma forse avrò capito male ancora una volta...... O forse non si è semplicemente potuto proseguire perchè in quel momento l'approvazione del regolamento urbanistico non era abbastanza importante, infatti la priorità era diventata quella di assegnare la convenzione dello stadio , concretizzatasi appena 3 giorni prima delle elezioni......una fretta un pò strana per chi non può essere rieletto, visto anche che la stagione sportiva era al termine e non c'era proprio nessuna premura..... ma sicuramente si è voluto chiudere il mandato nel segno dell'efficienza, in linea con l'operato passato, con invidiabile capacità amministrativa a sommo esempio per i posteri, alleviando tra l'altro con grande altruismo il lavoro del successore. A riguardo delle lamentate “diffamazioni gratuite” menzionate dal Sig.Lapini, a suo dire subite da entrambi, direi che le questioni sono decisamente diverse e non assimilabili. In particolare per quanto riguarda la mia affermazione da lui contestata, si tratta puramente di un'opinione personale da modesto privato cittadino ( la cui azienda non ha mai operato in questo Comune, e forse un ex sindaco dovrebbe saperlo) che da residente ed elettore di questo paese, mi vanto il diritto di poter esprimere visto che riguarda argomenti pubblici, dunque anche di mio interesse, dunque anche di mia competenza, soprattutto se un' istituto bancario vanta un credito di € 90.000,00 con il Comune, a seguito del fallimento di una partecipata a maggioranza pubblica, tuttora in corso e di cui non si capisce la direzione che tali somme abbiano preso e che se non sbaglio anche la Corte dei Conti, la Guardia di Finanza e la Magistratura stanno tuttora cercando di scoprire. Io non mi permetterei mai di giudicare la condotta professionale privata del Dott.Lapini e anche per quello che riguarda la menzione della sua malattia nella mia precedente, l'ho fatto unicamente come dato oggettivo per contestualizzare nel tempo la situazione e senza nessuna altra finalità. Inoltre vista la mia esperienza con lui sopra descitta, non sono certo disposto ad accettare sue lezioni di stile e non tollero di non poter avere e manifestare un'opinione sul suo operato da sindaco, per altro largamente condivisa con me nel paese, soprattutto alla luce di quanto sopra, visto che tali cifre potrebbero ricadere anche nelle mie tasche. Nessuno ha l'obbligato di fare il sindaco e se non voleva rischiare di essere criticato (e non accusato, che per quello lascio ad altri di competenza....), poteva in tutta tranquillità restare nella poltrona di casa.
Se il Dott. Lapini Daniele in qualità di ex sindaco ritiene di aver operato in maniera giusta e corretta, non v'è motivo alcuno per sentirsi offeso, ma neanche deve pretendere che i privati cittadini elettori non possano esprimere un' opinione, ancorchè negativa, sulla gestione pubblica che è cosa ben diversa dalle diffamazioni, che invece noi abbiamo subito, ancora più gravemente da membri eletti in consiglio comunale! Al contrario io, della mia misera attività di privato, in quanto tale, non devo risponderne a nessuno, se non agli organi competenti in caso di infrazioni e mi assumo in solido oneri e onori e non posso contare su aiuti di enti pubblici in caso di difficoltà econimiche, che tra l'altro mi vergognerei anche ad accettare. Ho sempre pensato che le responsabilità vadano cercate in chi ha in mano il potere decisionale, a tutti i livelli, pubblici o privati, ma ancora di più in politica e mi pare che il Dott. Lapini sia stato sindaco di Castiglion Fibocchi per 10 anni consecutivi, dove mai era successo che Corte de Conti e Guardia di Finanza si interessassero così intensamente all'attività comunale, motivo per cui mi pare inevitabile avere il ragionevole dubbio che qualcosa non sia stato fatto a dovere e che forse certe scelte siano andate in direzioni quantomeno discutibili, senza per questo pensare che chi ne abbia eventualmente beneficiato sia responsabile, di decisioni prese solo ed esclusivamente da chi preposto a farlo, ovvero il sindaco, che invece, al contrario dei privati cittadini come me, ha il dovere di rendere conto alla popolazione del suo operato!
Forse sarebbe stato più opportuno chiarire da tempo ed in maniera inconfutabile questa situazione, con la stessa tempestività in cui lo si è fatto per la nostra questione, sicuramente di irrisoria importanza rispetto al resto, evitando così il fiorire di interrogativi, discussioni ed opinioni tra i cittadini, che giustamente cercano risposte e chiarezza su di un tema che li riguarda in prima persona, ovvero la cosa pubblica, ovvero di tutti, ma che purtroppo ancora tardano ad arrivare! Il mio intento non era ne diffamatorio ne accusatorio, ma semplicemente di esprimere l'idea che mi sono fatto della sua gestione amministrativa pubblica in base alla esperienza personale diretta, ai numeri, alle notizie e ai fatti che ho potuto constatare di persona, senza per questo dire che sia la verità assoluta e che non spetta a me giudicare, o almeno fino a prova contraria che, nel caso, spero chi preposto ci possa chiarire presto con certezza inopinabile.
Dunque piuttosto che minacciare un 'azione legale basata su di una semplice opinione personale di un modesto cittadino, consiglio di farlo sulle motivazioni che lo hanno portato alla smentita , che basandosi su fatti concreti negati e contestati dal Sig.Lapini Daniele, presuppongono mala fede e calunnia da parte mia nei suoi confronti, implicite accuse che sarò ben lieto di controbattere in qualunque sede si voglia, sia pubblica, giuridica o quant'altro. Nonostante questo, se la mia personale opinione è risultata essere involontariamente offensiva, chiedo lo stesso venia al Sig. Lapini Daniele e provvedo a rettificare , ma colpevolmente colto dalla foga del momento, con un? inspiegabile e ingiustificato lapsus froidiano, la mia mano ha erroneamente scritto “ passata amministrazione”, ma la mia testa voleva dire “sospette situazioni passate......” .

Prego dunque di voler accettare le mie sincere e sentite scuse e cordialmente saluto.


Lorenzo Chiodini
privato cittadino Castiglionese

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