Anche quest’anno la Festa della Donna è passata, con le varie celebrazioni e con tanto di “PREMIAZIONE” da parte dell’amministrazione Ermini.
La minoranza pensa invece che la festa dell’8 marzo debba rappresentare l’universo femminile senza
distinzioni di età, provenienza, classe sociale o titolo di studio, quindi vogliamo
premiare in modo simbolico, senza alcuna spesa, tutte le donne:
dalle maestre alle mamme,
dalle stiliste alle sarte,
dalle dottoresse alle
infermiere,
dalle rappresentanti
dell’arma alle operaie,
dalle suore a tutte quelle
che accudiscono i nostri anziani,
da quelle di destra a
quelle di sinistra,
dalle rappresentanti di
“alcune associazioni” a tutte quelle che fanno parte di una qualsiasi
associazione o forma di volontariato,
ma soprattutto non
vogliamo premiare noi stesse come ha fatto la vicesindaco.
L’amministrazione che
predicava l’unione ha selezionato anche le donne, scegliendo quelle di una
certa parte così come fa per le associazioni, per i negozi, ignorando tutti coloro
che ahimè hanno un’altra idea, o forse la vicesindaco si vuole creare la
“corte” che tanto contestava a Montanaro?
Con la consapevolezza di
essere il 3° comune della provincia per contagi COVID, non è stato finora fatto
niente, né si propone nulla all’infuori di feste, festini, carnevalate e premi
da distribuire da nipote a zia, da sindaco a vicesindaco e così via……….
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